(poesia dedicata alla Sig.ra Piera Maggio, la cui figlia, Denise Pipitone, di quattro anni, è stata rapita nel 2004, a Mazara del Vallo e non più
ritrovata)
MAMMA SPERANZA
Grida di dolore, grida
di speranza. Hanno
rubato il tuo cuore
in un afoso dì assolato.
E l’animo tuo cominciò
a trarne solchi
di tormento. Lacrime
nella polvere di un
tempo atroce ti fece
sopravvivere per
pura speranza di
riaverla.
Avevi smarrito
la via della serenità
che uomini malvagi
ti regalarono la morte
nel cuore, e impietosi
furono, rubandoti
l’anima. Come fai a
vivere avvolta nel
mistero? Un domani
che forse giammai
verrà e non saprai
se il tuo dono caduto
dal cielo è come un
piccolo angelo in fuga,
lontana da te.
Ma quell’angelo
ti cerca e non
lo sai. Sei tu una
guerriera e resa
non conosci.
E’ la forza di
una mamma.
Vai per la tua strada
incontro a sentieri
di arbusti spinosi
e pruni selvatici
che paiono
sorriderti
beffardamente.
Percorri tutti
i sentieri
quantunque
ne avverti l’ostilità
e t’irridono.
E tu nel mezzo di grovigli
labirintici di ricordi,
ti ritrovasti in vialetti
tortuosi di alte siepi
sempreverdi e percorsi
intricati, e da un magico
significato atteggiato
a impietoso simbolo,
a districarti non riesci.
Nell’aria caliginosa
che ti toglie il respiro
e ancorché distrutta
ti senti soffocare,
ne cogli la speme
nella notte oscura
e tenebrosa, quando
torni a casa smarrita
dopo averla cercata
perché non sai.
Non ti curi dei tuoi
confusi pensieri e
tenace rimani e lotti
contro un nemico
che non conosci
e non vedi.
Che coraggio…
Che forza…
Tutti noi insieme
a te e l’aria
profuma di speranza
come un sogno
riconquistato
a ritrovar l’amor
tuo.
Non possiamo
sentire le tue
lancinanti grida
silenziose di
disperazione dentro
il tuo animo
per viltà vissute
ed errabondo
vaga per mete
sconosciute in cerca
della verità che ti
venne negata e
sopporti con dignità.
Il tempo trascorre
buio nella notte
senza pace e senza
fine, aspettando
il giorno di una
nuova battaglia
contro mali oscuri.
E tu che pace non hai,
il mistero sfianca i tuoi
ardori, che espunti
ti abbandonano.
Ma la resa non è
nei tuoi pensieri.
E combatti come
solo sanno fare
i veri guerrieri.
Dolente speranza
di riaverla con te
ti veste del conforto
e pietà ti manifesta.
Essa ti trascina fuori
dall’anfratto senza
respiro nei momenti
di sgomento che
qualsiasi anima
andrebbe incontro.
Ma tu rinasci e dalla
cenere del passato ti
cibi di nuova linfa,
come un fiore
impollinato sulla
sua stimma nasce
a nuova vita.
E per te è rinascere
il ritrovar tua figlia.
Conoscenza non ne
avevamo che
tu avresti saputo
sopportare l’immenso
tuo dolore.
Volgi lo sguardo verso
orizzonti in cerca
di fede e di giustizia,
e di là dallo sguardo
tuo stai combattendo
contro informi fantasmi,
camuffati da angeli
che portano solo
sgomento, e ignoti
demoni non lasciano
mai pace.
Tu ad aspettare che
s’illumini d’azzurro
il cielo, come un tempo
quand’eri felice, e quello
d’oggi è ancor grigio, e
impietoso rabbuia
l’animo, occultando
il tuo sguardo verso
di lei.
Forse la verità è vicina.
Sarà l’angelo in terra
che per troppo tempo
cercasti?
Amore sconfinato
come ogni mamma
con i suoi piccoli
infanti. Il tuo sarà
ancor più grande.
Vogliano questi
giorni esser presagio
di felicità rubate
e smarrite senza
più silenzi atroci.
Le andrai incontro
e la sua mano,
un tempo pargoletta,
cercherà la tua.
La stringerai
forte a te e il cuor tuo
scoppierà di gioia,
e alfine un grido
di felicità s’alzerà
nell’aria d’un ciel
radioso.
Sarà un trionfo del
bene e animi maligni
spazzati via e senza
più ritorno, come
viscidi serpi
velenosi.
Le ferite non si
rimargineranno
e incancellabili
nei meandri delle
tue memorie.
Ma l’aver ritrovato
l’amor tuo sarà
più potente del
tutto. Sarà la
potenza di un
amore mai arreso
all’ostilità.
Vi guarderete felici
d’esservi ritrovate
dopo tempo
immemore e non
più mani crudele
mosse da animi
implacabili vi
separeranno.
Correrete felici
incontro a una
nuova vita e sarà
luce dell’eterno
amore tra madre
e figlia.
Ripercorri quel
sentiero quando
eri in pena per
lei!!
E or dunque ti
desterai dal
vederlo con
arbusti spinosi
e pruni selvatici.
Erano solo nella
tua mente
stremata e sfinita.
Ripercorri
quel sentiero!
Ripercorrilo!
Lo vedrai
com’è sempre
stato: in pieno
rigoglio e
lussureggiante,
e ti sorriderà
per un amore
riconquistato,
e non più spine
troverai nel
tuo cammino.
31/03/2021
Roberto Zaoner