Nei suoi ultimi lavori l’artista abbandona in gran parte la sua ricerca materica a favore di uno studio legato alle geometrie dove emerge oltre che l’essenzialità della forma la delicatezza del colore.Steso con dei cenni rispetta una matericità illusoria che valorizza la texiture del tessuto. La superfice dei velluti, la rugosità dei damaschi viene evidenziata con l’effetto spugnato del colore fa riemergere le superfici creando nuove morbide geometrie. Le superfici si riorganizzano alla vista, la particolare la costruzione caratterizzata dal disegno industriale del tessuto , rivela superfici cariche di informazioni sulla concretezza delle forme evidenziata dagli spruzzi di colore , ci si trova ad esplorare uno spazio tridimensionale, scandito da moduli allineati, che configura un sistema astratto delineato dai contorni dei telai. il nostro sguardo mosso da irrequietezza, l’azione dinamica suscitata dalla superficie ci parla di forme ordinate e simmetrie che ci conduco ad una dimensione di natura. Nella sua ultima produzione potremmo considerare l’ artista vicino alla“Pittura Oggettuale”così come la definisce Gillo Dorfles,nata da un sofisticato substrato culturale, tra astrazione, geometria, materia, finalizzata alla creazione di un inedito rapporto spazio-luce-forma.Lo spazio reale si concretizza nel “quadro” attraverso il rilievo plastico della superficie, che negli ultimi lavori diviene sottrazione taglio e sovrapposizione di strati collage polimaterici.
Milano: Morbide geometrie
Nei suoi ultimi lavori l’artista abbandona in gran parte la sua ricerca materica a favore di uno studio legato alle geometrie dove emerge oltre che l’essenzialità della forma la delicatezza del colore.Steso con dei cenni rispetta una matericità illusoria che valorizza la texiture del tessuto. La superfice dei velluti, la rugosità dei damaschi viene evidenziata con l’effetto spugnato del colore fa riemergere le superfici creando nuove morbide geometrie. Le superfici si riorganizzano alla vista, la particolare la costruzione caratterizzata dal disegno industriale del tessuto , rivela superfici cariche di informazioni sulla concretezza delle forme evidenziata dagli spruzzi di colore , ci si trova ad esplorare uno spazio tridimensionale, scandito da moduli allineati, che configura un sistema astratto delineato dai contorni dei telai. il nostro sguardo mosso da irrequietezza, l’azione dinamica suscitata dalla superficie ci parla di forme ordinate e simmetrie che ci conduco ad una dimensione di natura. Nella sua ultima produzione potremmo considerare l’ artista vicino alla“Pittura Oggettuale”così come la definisce Gillo Dorfles,nata da un sofisticato substrato culturale, tra astrazione, geometria, materia, finalizzata alla creazione di un inedito rapporto spazio-luce-forma.Lo spazio reale si concretizza nel “quadro” attraverso il rilievo plastico della superficie, che negli ultimi lavori diviene sottrazione taglio e sovrapposizione di strati collage polimaterici.