SPECCHIO DELL’ANIMA
(di Roberto Zaoner)
Riflessi di una immagine
inconfondibili di fronte a questo
specchio di realtà tristemente
accettata, pensando ad un
trascorso lontano.
Rughe incise sul mio volto come
solchi d’aratro su una terra
assolata e arida. Mestizia per
ricordi di un tempo lontano
quando andavo fiero del mio
aspetto allegro e giovanile.
Capelli che appaiono di fronte a questo
specchio ancor più bianchi con la
luce al neon d’una opaca luminosità.
Mi scopro inespressivo, e come un salice
piangente il mio cuore scende lungo il declino
inarrestabile di questa mia esistenza vissuta
intensamente.
Piacevoli ricordi che vedo allontanarsi e
divenire sempre più evanescenti, per far
posto alla mia immagine del presente.
Gioventù ormai consumata.
Rimembranze eteree sfuggite per non
tornare più, ed io in questo specchio
vedo la mia espressione non più rifulgente.
Ricordi evanescenti stampati nella mente
ed espressi in un viso ormai lontano di
splendente e gioiosa giovinezza.
Espressione dei miei occhi sempre più
stanchi mi riportano all’immagine del
volto di mio padre.
E una barba incolta che faccio fatica
a togliere via. Ma sorte benevola vuole
tenermi ancora in vita, quando altre
esistenze più giovani sono scomparse
e mestamente hanno dato addio alla vita.
O specchio impietoso della mia immagine
reale, che mi perseguiti e mi ricordi sempre
il presente, lascia quello che è ancora il mio
bisogno di vita.
Il mio animo nascosto dietro questo mio
triste e stanco volto avrà ancora a lungo
sete di esistenza. Quello che vedo nel mio
specchio è nella mia anima, non quello
che di reale e presente vedo.
Lo specchio della mia anima,
ove mi disseto alla sua fonte
radiosa di vita amata.
Mattino del 04/03/2018.
Roberto Zaoner