
Molti milanesi la ricordano ancora come la “gesetta di lusert”, la chiesetta delle lucertole, un edificio semplice e apparentemente anonimo posto nello spartitraffico all'inizio di via Lorenteggio. Eppure ha attraversato nei secoli la storia di Milano, testimone di eventi importanti, sopravvivendo a diversi tentativi di demolizione.
Dopo un alternarsi di vicende (fu anche fienile per i contadini), l'Oratorio andò incontro ad un progressivo degrado, ma venne salvato ben due volte dagli abitanti della zona dalla demolizione prevista dai piani urbanistici, prima negli anni '30 e poi attorno alla metà degli anni '50, quando si stava procedendo alla costruzione del doppio asse stradale di via Lorenteggio. E' in questi anni che l'attore milanese Piero Mazzarella, osservando le lucertole che alla luce del sole s'arrampicavano sui muri dell'oratorio ormai abbandonato, scrisse una canzone in dialetto dedicata proprio alla “gesetta di lusert”.
Se in più di un'occasione i cittadini hanno salvaguardato l'Oratorio di San Protaso, è perché questo piccolo edificio non solo è legato alla memoria di un antico borgo, ma anche perché al suo interno conserva brani di affreschi, che un tempo facevano parte di una decorazione ben più ampia e ricca. Nella parte bassa dell'abside è affrescato un velario con animali, realizzato poco dopo l'erezione della chiesa, attorno al 1100, mentre sulla parete sinistra si trova una bella immagine di Santa Caterina da Siena a figura intera affrescata alla fine del Quattrocento. Sulla stessa parete un altro affresco parecchio danneggiato rappresenta una “Crocefissione” ed una “Madonna in trono”, forse opera di un seguace degli Zavattari. Risale invece al Seicento l'affresco della parte alta dell'abside con la “Madonna del Divino Aiuto e i Santi Vittore, Bernardo Tolomei e Francesca Romana”, opera dai colori chiari e delicati, con una Madonna serena e sorridente, oggetto di particolare devozione.
Restaurata nel 1986, la chiesetta è oggi adibita ad uso profano ed è aperta in occasione delle feste di via un paio di volte all'anno e per eventi culturali, come spazio espositivo e d'incontro per presentazioni di libri. Nel 2015 è stata posta sotto il vincolo della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia in concomitanza con i lavori per la linea 4 della metropolitana, che passerà sotto via Lorenteggio, assicurando così l'integrità dell'edificio. Viene proprio da pensare che ancora una volta nella sua millenaria storia il piccolo oratorio ha avuto la meglio.