QUANDO LA REALTA’ DIVENTA SPERANZA
(di Roberto Zaoner)
Col mio animo che si porge
all’immaginazione, alla
fantasia e allo studio
di mia mente dedala,
anche a me riposta,
ne ignoro la cagione
di siffatte mie liriche.
Esse son figlie
di realtà consumate
e clamori perduti
nell’incedere del tempo.
Continuo a calpestar
il mio cammino in
cerca di me stesso.
Non voglio volgere
il mio sguardo di là
dal tempo passato.
Mi tendo all’oblio
e non penso al mio
futuro ormai incerto
di anziano che guarda
indietro e si stupisce
dei suoi infiniti passi
mete e ostacoli
raggiunti e superati
con difficoltà
o destrezza. Umana
memoria.
Il tempo l’ho vinto
e non mi cullo dei
miei ricordi. E’ il
presente. Lo vivo
e ne scorgo vividi
colori nell’etere
di questo periodo
oscuro e caliginoso
dall’incerto destino.
Ma perseverante
vado per la mia strada
precorritrice di eventi
pur sempre sconosciuti.
E se son pensieri
intrappolati nell’onirico,
mi desto e li riporto
nell’immortalità. Il
desiderio ultimo.
O mia brama, dammi
forza ad ignorare il
futuro! Sarà un’aita
a viver meglio il presente.
L’incertezza del dopo
non deve cagionar timore.
Mi affaccio a questo
balcone nell’oscurità
della notte e il tempo
vorrei fermarlo.
Chi non lo vorrebbe? Ma
si fa chiaro nella mia
mente che una debole
aurora è lì che aspetta
il suo trionfo. E sarà
luce del giorno che
verrà.
Nulla potrà fermare
il perpetuo alternarsi
del dì alla notte. E allora
diverremo impotenti
con le giovinezze che
correvano veloci lungo
sentieri lussureggianti
e che parlavano ai nostri
cuori. Più in là, andremo
incontro agli impietosi
segni del tempo, ma chi
ha ancora forza e vitalità
rimarrà giovane nell’animo.
Orsù, animo mio, ritorna
bambino! Vincerai chi ci
ricorda che il tempo darà
gli ultimi rintocchi
dell’esistenza. Or dunque
ce ne andremo giovani
nell’essere, nell’immenso
abbraccio del creato.
Questa è la speranza.
Intensi desideri
a raggiungere la perfezione
spirituale come angeli
in terra. Qualcosa di misterico
ad abbracciare il divino.
Speranza viva dell’uomo.
Sbozzata la notte del 18/07/2020.
Riadattata il 20/07/2020.
Roberto Zaoner