
di Francesca Bellola
Le riflessioni dell'artista dopo che Palazzo Reale gli ha dedicato una retrospettiva di successo
«Nutro una certa insofferenza per la mediocrità. Rivendico la figura dell'artista come intellettuale che sa scegliere una strada e motivarla». A parlare è Ugo Nespolo, pittore, illustratore, scenografo, cineasta, designer e molto altro, in occasione della sua mostra estiva dal titolo “Fuori dal coro”, da poco terminata a Palazzo Reale. Il celebre artista, laureato in Lettere e ad horonis causa in Filosofia conferita quest'anno a Torino, citta nella quale vive, vanta una strepitosa carriera. I suoi esordi risalgono agli anni Sessanta, alla «Pop Art», sino ad arrivare all'arte Povera per approdare a quella concettuale. Gli assemblaggi dei suoi vivaci puzzles sono diventati il suo marchio di fabbrica. Nespolo si è contraddistinto anche nella grafica pubblicitaria con le campagne dedicate a Campari e alla Richard Ginori di cui è stato il direttore artistico.