SONO APPARSO ALLA MELA DI CÉZANNE. BIPERSONALE DI
FRANCESCO LAURETTA E LUIGI PRESICCE
Vernissage 7/08/2020 h 19.00 - Finissage 30/08/2020 h 18.00
SAN SEBASTIANO CONTEMPORARY/CASA BRAMANTE
[email protected]
www.sansebastianocontemporary.it
Palazzolo Acreide (SR), 5 agosto 2020 – Che cosa unisce la pittura di
Francesco Lauretta (Ispica,1964) a quella di Luigi Presicce (Porto Cesareo
1976)? Si tratta della prima bipersonale costruita insieme da questi due
nomi parecchio noti nei circuiti dell’arte contemporanea che vantano
singolarmente personali e collettive già effettuate in ogni parte del
mondo.
Un esordio comunque inevitabile e felice dopo tre anni sincopati,
settimanalmente trascorsi in quella Scuola di Santa Rosa da loro fondata a
Firenze e che ogni martedì mattina si rinnova ovunque sia possibile la loro
vera devozione verso la Pittura.
Luigi e Francesco si espongono ora nella neonata San Sebastiano
Contemporary/Casa Bramante di Palazzolo Acreide, nel Siracusano, con
opere cresciute durante questi anni fitti di incontri e di riflessioni che
hanno qualcosa di straordinario semplicemente perché la loro pittura
rinasce qui con consapevolezza… e felicità: in queste loro nuove opere
sentimenti di meraviglia e suggestione zampillano con una fede
incandescente.
Il titolo di questo mostra è pure un abbraccio e dice tutto: Sono apparso
alla mela di Cézanne. Lo stesso titolo sta in testa a un testo critico che
Presicce ha composto per l’occasione e che è possibile leggere qui
https://www.sansebastianocontemporary.it/Artisti/francesco-lauretta/
Francesco Lauretta (che ora risiede di norma a Firenze) ridipinge, ritorna,
rinnovella e fa del vecchio un nuovo straordinario: i suoi sei oli di varie
dimensioni presenti al primo piano della galleria si abbracciano appunto:
misteriosamente il pittore le ha intitolate Como siempre
accompagnandole con un dottissimo scritto che è possibile leggere qui
https://www.sansebastianocontemporary.it/Artisti/francesco-lauretta/
Al centro di questo destrutturato “polittico” c’è la tela che rappresenta la
“sciuta” di San Sebastiano presentato per la prima volta proprio qui a San
Sebastiano Contemporary a poche centinaia di metri da dove l’evento si
svolge (da secoli ma non questa volta).
Luigi Presicce aduso alle grandi dimensioni e alla metamorfosi, cola
nell'abisso e ne fa pittura. Un suo olio che compare in galleria misura 200
x 180 cm. Solo il gigantismo può garantire la permanenza delle due
anime in tensione: quella del performer e quella del pittore.
Mentre Lauretta non manca mai di rilevare quanto grande sia il bisogno
che lo spettatore volga lo sguardo al di fuori della cornice, Presicce
riassorbe i transiti delle macchine teatrali nelle sue tele. I colori delle loro
opere parlano fra loro, l'uno risponde all'altro.
Il giorno seguente il vernissage di venerdì 7, alle ore 18.00 di sabato 8
agosto Lauretta e Presicce sulla scalinata della della chiesa di San
Sebastiano daranno vita una nuova edizione della loro accademia, La
Scuola di Santa Rosa. Con un atto performativo coinvolgente si
siederanno a disegnare insieme; perché altri – chiunque altro – si unisca a
farlo insieme a loro proprio in quel momento: su qualsiasi superficie con
qualsiasi strumento a disposizione.
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle
21.00